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Reggina tra la trasferta a Ragusa e il caso Renelus

Oggi i legali del club in udienza davanti al giudice sportivo per il ricorso della Scafatese

Per la Reggina questa è la settimana che porta alla trasferta di Ragusa. Il match in terra iblea, originariamente in programma per domenica alle ore 14.30, inizierà alle ore 15. Una variazione ufficializzata ieri in seguito ad accordi intercorsi tra le società.
Oggi si gioca un’altra partita. Quella relativa al caso Renelus, sollevato dal ricorso della Scafatese. A scendere in campo nell’udienza davanti al Giudice Sportivo saranno i legali del club amaranto, pronti a difendere il pareggio conquistato sul campo in Campania. Una gara in realtà dominata dagli amaranto, in cui persino la mancata vittoria suonò come una beffa. Fuori dal campo, però, si gioca su un altro terreno, quello delle norme. La Reggina arriva alla sfida con carte importanti da giocare. A Reggio si avvertono i favori del pronostico e lo dimostra il fatto che calciatore sia stato impiegato con il Sant’Agata (partita già omologata, senza ricorso dei siciliani) La problematica è riconducibile allo status di “svincolato” che il calciatore ha su una piattaforma ufficiale.
Toccherà al club amaranto dimostrare che l’anomalia è strettamente correlata ad un mancato allineamento tra sistemi informatici e procedure messe in atto. Renelus è stato tesserato la scorsa stagione e, in quanto straniero comunitario, secondo le Noif (le Norme organizzative interne federali, articolo 40 quater) andava ritesserato per l’anno 2024-2025 solo nel caso in cui non avesse avuto un accordo pluriennale. Per intendersi: se lo scorso anno avesse firmato subito un biennale, non ci sarebbero stati dubbi sulla regolarità della posizione.
La sensazione è che la situazione descritta si possa considerare equiparata a quella del francese. L’attaccante ha rinnovato fino a giugno 2025 a maggio 2024 con la stagione passata in corso. Questo, in attesa del giudizio, dovrebbe portare l’accordo ad avere i requisiti di pluriennalità necessari affinché non fosse richiesto un nuovo tesseramento. Chiaro è che se Renelus avesse firmato un nuovo contratto dopo la scadenza del 30 giugno (fine della stagione), ad esempio l’1 luglio, la Reggina sarebbe stata sicuramente in torto. La società amaranto è tranquilla sulle sue posizioni. Tuttavia, fino alla pronuncia della sentenza si terrà un po’ il fiato sospeso. Anche perché, oltre alla sconfitta a tavolino, c’è il rischio quantomeno ipotetico che, in un secondo momento, si inneschino procedure sanzionatorie sul club che si troverebbe ad aver giocato 14 partite con un giocatore eventualmente non in regola con il tesseramento.
L’auspicio è che la sentenza possa arrivare già oggi. Questa potrebbe comunque non essere l’ultima puntata della vicenda, poiché non è escluso possano esserci ulteriori gradi di giudizio se dovesse esserci un appello. La squadra “legale” della Reggina andrà in campo anche per difendere l’imbattibilità acquisita sul campo. Gli amaranto non perdono, infatti, dallo scorso 14 ottobre (a Siracusa) e hanno visto salire a 14 la serie delle partite senza sconfitta.

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