Filippo Barreca da tre giorni ha intrapreso lo sciopero della fame e dei medicinali per «sbloccare una situazione di impasse che dura da tre anni e mi si impedisce di vedere riconosciuto quello che è un mio diritto: che lo Stato acquisisca i miei immobili come la legge prevede in situazioni analoghe alla mia».
Era anche ieri mattina al Palazzo di Giustizia al Cedir, davanti alla “Torre 3” (senza scorta ma con due poliziotti della Digos a vigilare), il testimone di giustizia Filippo Barreca (classe 1977) anche lui di Pellaro come cugino-omonimo collaboratore di giustizia.
Barreca di giorno va avanti e indietro nel piazzale Cedir, la notte si chiude nella sua macchina parcheggiata a pochi metri dal posto di vigilanza fisso presidiato dall’Esercito (in piena “zona rossa”) per riposare qualche ora.
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