Si è avvalso della facoltà di non rispondere anche questa mattina Ciro Russo, il 42enne napoletano che martedì mattina ha aggredito, dando fuoco e tentando di bruciare viva l'ex moglie Maria Antonietta Rositani.
In carcere ad Arghillà dove è recluso, davanti al gip di Reggio, Stefania Rachele, al pm Paola D'Ambrosio, e con accanto il difensore, avvocato Antonino Catalano, Ciro Russo ha mantenuto la linea del silenzio.
Ad oggi risponde del reato di tentato omicidio pluriaggravato, anche se il quadro accusatorio è destinato ad appesantirsi perché incombe il delitto di evasione dagli arresti domiciliari e la morte nel corso dell'incendio del cagnolino della donna aggredita.
Resta ancora da chiarire la dinamica della follia dell'aggressione, nessun dettaglio nemmeno di come e dove abbia trascorso le 38 ore di fuga prima di essere rintracciato e arrestato davanti la pizzeria "Cucchiara" di via Melacrino a Reggio.
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