Si riunisce oggi la Commissione Tripartita al fine di decidere sui provvedimenti di licenziamento di un numero di lavoratori «non inferiore alle 36 unità», dipendenti dell'Istituto clinico De Blasi, a Reggio Calabria.
Una mazzata sul fronte occupazionale, ma in questo caso ancora più dolorosa per la città intera, perché riguarda il diritto alla salute dei reggini che ne esce fortemente ridimensionato da una vertenza che è figlia del commissariamento della Sanità e che si ripropone ciclicamente.
«Si è giunti a questa drammatica determinazione dopo innumerevoli riunioni e tentativi di soluzione, andati a vuoto, per il mancato accordo da parte di una minoranza delle maestranze, non disposta ad una necessaria riduzione delle ore di lavoro. Il paradosso - spiega Eduardo Lamberti Castronovo - sta nel fatto che questa struttura risponde alla richiesta di oltre 400 pazienti al giorno, domenica compresa, in regime di accreditamento e che la possibilità di continuare a lavorare a questo ritmo non comporterebbe alcun licenziamento».
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