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Caos depurazione a Reggio: 50 licenziamenti, si va verso l'interruzione del servizio

Cinquanta lavoratori licenziati e la città senza manutenzione di impianti e rete depurativa a ridosso dell'estate. Una prospettiva devastante che i sindacati denunciano annunciando battaglia. I ritardi nei pagamenti da parte del Comune alla società Idrorhegion, sotto sequestro dal mese di luglio 2016, hanno messo in ginocchio l'azienda che non è più nelle condizioni di garantire il servizio.

Società che attende di ricevere dal Comune di Reggio i pagamenti delle mensilità pregresse, in tutto sei per il servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria. L'interruzione del servizio annunciata dal 15 giugno, comprometterebbe la stagione balneare e non solo.

Per cercare di risolvere le tante criticità dei pagamenti dei canoni mensili, degli interventi di manutenzione straordinaria extra-contratto effettuati nell'ambito del servizio, infatti, nel mese di febbraio è stato istituito un tavolo tecnico in Prefettura, tra Comune, amministratori giudiziari della società e parti sociali, dopo quel primo incontro ne sono seguiti altri a marzo, aprile e maggio.

Nonostante le rassicurazioni ricevute il primo aprile, l'ultimo appuntamento ha ridisegnato gli scenari: «il pignoramento dei 14 milioni da parte della Leonia ha bloccato i pagamenti» raccontano i rappresentanti delle tre sigle sindacali di Filctem Cgil, Gatto, Femca Cisl, Greco e Uiltec Uil Campana. Quindi la curatela giudiziaria ha avviato le procedure di licenziamento. I sindacati insorgono e proclamano lo stato di agitazione, ripercorrono i passaggi della vicenda, fin dagli incontri in Prefettura.

L'articolo completo nell'edizione odierna di Reggio della Gazzetta del Sud.

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