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Mare "malato", il report dell'Arpa in Calabria: peggiorano i dati di Reggio e Cosenza

Arriva puntuale il report dell'Arpacal, fotografia dettagliata dello stato delle acque di balneazione nell'intera regione. L'agenzia ha passato in rassegna 671 km di litorale nelle cinque province. Ne è venuto fuori il solito quadro in chiaroscuro. Che, rispetto all'anno precedente, attesta sì una diminuzione complessiva dei tratti classificati come “eccellenti” (da 619 a 614 km) ma anche una riduzione dei punti “scarsi” (da 15,193 a 14,216 km). Aumentano, di conseguenza, le fasce intermedie “buona” (da 25,225 a 26,888 km) e “sufficienti” (da 11,421 a 15,972 km).

A livello provinciale, quella messa peggio rimane sempre la zona più a sud: “maglia nera” a Reggio con 9,773 km costieri “scarsi” (nel 2018 erano 10,286) e 5,189 appena “sufficienti” (5,044 nel 2018).

Maluccio Cosenza, anche se in proporzione il risultato è migliore di Reggio, con 3,883 km “scarsi” in aumento rispetto ai 2,617 dell'anno precedente. A Vibo i punti bocciati sono 560 metri, con un netto miglioramento rispetto a 2,290 km del 2018 (i “sufficienti” passano però da 748 metri a 3,518 km).

Promosse le province di Crotone e Catanzaro, che confermano l'assenza di punti classificati come “scarsi” già campionata nel 2018.

In termini assoluti, la provincia con l'estensione maggiore di tratti definiti “eccellenti” è Cosenza (181,419 km), seguita da Reggio (167,076), Crotone (104,657 km), Catanzaro (97,854) e infine Vibo (63,677).

 

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