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Aggressione in carcere a Reggio, detenuto tenta di strangolare un agente di polizia penitenziaria

Ennesima aggressione ai danni di un agente della Polizia penitenziaria. Teatro dell'episodio, stavolta, è stato l’Istituto carcerario di via San Pietro a Reggio, dove un assistente di Polizia penitenziaria con esperienza ultradecennale durante il servizio nella sezione detentiva dell’Osservazione Psichiatrica è stato aggredito da un detenuto, il quale ha cercato di strangolarlo mettendogli le mani al collo.

È stato grazie all’esperienza dell’agente ed all’immediato intervento dei colleghi di reparto che la vicenda non ha avuto esito tragico. Ripristinato l’ordine, l’agente è stato visitato dal medico del carcere per poi essere trasportato al pronto soccorso del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria dove i sanitari di turno hanno riscontrato i segni dell’aggressione formulando una prognosi di 20 giorni.

A denunciare l'ennesima aggressione è il Uilpa Polizia penitenziaria, che interviene per bocca del presidente territoriale Bruno Fortugno: “Non è la prima volta che nella sezione detentiva Psichiatrica di via san Pietro succedono aggressioni ai danni di Poliziotti penitenziari e considerata la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari non credo che questo aiuti molto le direzioni degli istituti penitenziari italiani che con tanta difficoltà si stanno facendo carico di gestire persone con problemi psichici senza avere personale qualificato".

"La vicenda sarà portata al tavolo nazionale atteso che la Calabria non ha ancora un provveditore regionale. Non è corretto assistere inermi o essere semplici spettatori di questi reiterati e gravi accadimenti: è giunto il momento che l'Amministrazione penitenziaria centrale si faccia carico della problematica fornendo soluzioni”.

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