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Il traffico di cocaina dal Sud America alla Locride: l'ombra di un ex senatore colombiano

Ci sarebbe anche un ex senatore colombiano di origine calabrese che avrebbe fatto da tramite tra gruppi di narcos della Colombia e alcuni soggetti di Marina di Gioiosa in un affare da una tonnellata di droga che doveva giungere dall'America Latina ed essere controllato dalla 'ndrangheta.

Il particolare è emerso nel verbale sintetico delle dichiarazioni rese nel dicembre del 2013 dal collaboratore di giustizia Giuseppe Coco ai magistrati della Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria.

La vicenda risale alla metà degli anni Novanta quando il 53enne Coco, residente a Marina di Gioiosa Ionica, avrebbe intrapreso un'attività di importazione di ingenti carichi di cocaina, «circa una tonnellata» dal Sud America. In questo contesto ci sarebbe stato l'apporto di tale Scali.

«Conoscemmo una serie di colombiani - si legge nel verbale agli atti del procedimento penale “Edera” - tra cui due fratelli di Calì. Ricordo che lo Scali contattò persone della Jonica residenti in Spagna i quali avevano a disposizione navi per assicurare il trasporto della tonnellata di droga. Ricordo un certo Rocco, di cui mi parlò Scali, che trafficava in fumo».

 

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