Una “sedicente scuola di formazione professionale” dell'Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria utilizzata come alibi per agevolare “l'imboscamento” di personale sanitario dell'Asp di Locri distogliendolo dai compiti d'istituto inerente l'area dell'Emergenza-Urgenza e/o del “Suem 118”.
A dare, ieri, la preoccupante denuncia che due medici dell'emergenza-urgenza sarebbero imboscati presso l'anomala scuola di formazione è stato il segretario territoriale dell'Uil-Fpl Nicola Simone con una nota trasmessa alla commissione prefettizia che amministra l'Asp reggina. La nota, inoltre, è stata trasmessa anche al ministro alla Salute, a quello all'Interno, al prefetto e al procuratore di Reggio, alla Procura della Corte dei Conti regionale ed al Gruppo della Guardia di Finanza di Reggio Calabria.
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