Il sostegno privilegiato della ’ndrina Rosmini, ma non solo. Furono tante le famiglie mafiose di Reggio-città, ma anche della provincia, a dare forza al progetto politico di Amedeo Matacena (nel 1994) che puntava a conquistare uno scranno a Montecitorio.
A raccontarlo è Giuseppe Stefano Tito Liuzzo (meglio noto come “Pino”), l'imprenditore edile di Ravagnese condannato in “Araba fenice” che da pochi mesi sta collaborando con la Direzione distrettuale antimafia di Reggio svelando significativi scenari dell’asse tra criminalità organizzata-imprenditoria e politica dagli anni immediatamente successi la pax mafiosa agli inizi degli Novanta ai giorni in cui fu arrestato (e poi condannato) nella maxi retata “Araba fenice”.
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