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Prostituzione tra Reggio e Scilla, la Procura notifica 12 “avvisi”

Costringevano giovani donne di nazionalità rumena a prostituirsi. E le tenevano in “ostaggio”, controllandole a vista per scongiurare fughe o dispersioni, trattenendo per i capi dell'organizzazione i proventi dell'attività.

A sei anni dalla consumazione dei fatti (tra Reggio e Scilla, dal gennaio 2014 ai mesi di aprile e maggio successivi) la Procura di Reggio e la Squadra Mobile della Questura hanno chiuso le indagini a carico di 12 persone, di cui otto di origini rumene, e quattro reggini (tre di Scilla, una di Villa San Giovanni-Cannitello).

L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Reggio Calabria.

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