Donatella Mangiola, classe 1986, da Pellaro, appena il 22 febbraio - che sembra ormai una vita fa - non si aspettava di finire catapultata in battaglia.
"E così d'improvviso, mentre tutto scorre, ti trovi in mezzo a uno scenario surreale, una Milano deserta, che mi fa venire la pelle d'oca. Vado a lavorare e per strada il silenzio, una Milano silenziosa da non credere. Una Milano che ha paura, come noi, come me, come tutti i miei colleghi". Se esiste una prima linea nella guerra al coronavirus, quella è certamente in Lombardia, la sanità migliore d'Italia messa inevitabilmente in crisi da uno tsunami.
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