Conto alla rovescia per la consegna dei lavori. A distanza di oltre un anno dall'aggiudicazione della gara milionaria che dovrà rivoluzionare l'impianto di Sambatello per trasformarlo in una struttura a riciclaggio spinto, si provvede agli ultimi adempimenti burocratici. È stato sottoscritto dal Dipartimento Ambiente della Regione il contratto per la realizzazione dei nuovi impianti di trattamento rifiuti di Reggio e di Catanzaro. Per l'ecodistretto del territorio dello Stretto si prevede un costo totale pari a 41,52 milioni di euro (finanziato con risorse a valere sul Por Calabria FSE-FERS 2014-2020) ed una durata complessiva dell'affidamento (lavori e gestione) pari a 1506 giorni naturali e consecutivi, di cui 596 per la sola esecuzione dei lavori. La gara per l'operazione che farà dell'impianto di Sambatello una realtà strategica per tutta la fragile filiera dei rifiuti, era stata aggiudicata lo scorso anno nel mese di aprile.
A distanza di un anno però il cantiere non è ancora stato avviato, mentre l'emergenza si fa sempre più acuta. Emergenza frutta dell'assenza di programmazione durata decenni. In questo anno c'è stato l'avvicendamento nelle gestione del settore tra la Regione e la Città Metropolitana. E così per disciplinare bene tutto l'iter è stato sottoscritto un accordo che affida alla Regione la parte relativa alla progettazione. E su questo fronte l'esecutivo è già stato presentato dalla società che si è aggiudicata il bando ed è al vaglio dei tecnici per l'approvazione. Che pare non dovrebbe tardare, visto che da Catanzaro si stima la consegna dei lavori per il prossimo mese. E qui entra in ballo la Città Metropolitana che si occuperà della fase delicata della gestione: la realizzazione dell'opera assicurando continuità nei conferimenti anche durante la fase esecutiva. Si riuscirà a raggiungere una volta a regime l'autosufficienza per lo smaltimento dell'organico.
L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Reggio
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