Tre pentiti contro. Prima i fratelli Tonino e Daniele Filocamo, adesso Maurizio Cortese. La Procura distrettuale antimafia continua a rafforzare il quadro d'accusa nei confronti di Nino Serraino, il 40enne di Cardeto (figlio e nipote dei defunti Domenico “Mico” Serraino e Francesco Serraino) arrestato nella recente operazione “Pedigree 2” con cui Squadra Mobile della Questura e Carabinieri del Ros hanno colpito nuovamente le giovani generazioni della cosca di ‘ndrangheta Serraino e la cellula che si era espansa fino a Trento.
Adesso nei suoi confronti si abbattono le prime (inevitabilmente ancora scarne e zeppe di Omissis) dichiarazioni del collaboratore di giustizia Maurizio Cortese, l'ex rampante capoclan della 'ndrina di San Sperato e Cardeto che da un paio di mesi ha “saltato il fosso” vuotando il sacco rispetto alla sua recente, ma già rilevante e impetuoso, scalata alle gerarchie della famiglia Serraino.
L'articolo completo nell'edizione odierna di Reggio della Gazzetta del Sud.
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