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Reggio, il basket in carrozzina trova casa in un bene confiscato alla mafia

Le assegnazioni per fini sociali della Città Metropolitana. Al Cai l’immobile di S. Stefano, mentre l’Isesp va in via Lia

Il basket in carrozzina trova casa in un bene confiscato. Il progetto “I Can” dell’associazione sportiva è stato riconosciuto come il più adeguato, dei quattro presentati, dalla commissione di assegnazione della Città Metropolitana che ha scelto di puntare sulla proposta progettuale che prevede l’uso dell’immobile per dare ospitalità agli atleti e ai ragazzi con diversa abilità che di volta in volta saranno ospitati per essere avvicinati alla realtà sportiva-sociale e alla partecipazione ai diversi eventi sportivo-sociali. Nel progetto saranno coinvolti, oltre agli atleti della A.S.D RC Basket in Carrozzina (attualmente 15 atleti), i giovani con disabilità fisica calabresi che saranno coinvolti nel periodo di rifermento, le classi delle scuole coinvolte nel progetto “MettiAmoci in Gioco”, atleti delle associazioni di basket presenti nel territorio.
Ma non è stata questa l’unica decisione maturata nel corso della riunione della commissione (Salvatore Fuda, vicepresidente; Eleonora Maria Anna Scrivo, Cosimo Sframeli, Maria Teresa Scolaro, Luciano Cama). È stato assegnato anche un bene nel territorio di Santo Stefano, immobile che andrà al Cai. La sezione del club alpino intende realizzare il “Rifugio di Gambarie d'Aspromonte”; un punto di accoglienza, ricovero e ristoro per tutti gli escursionisti che percorrono la tappa di Gambarie del “Sentiero Italia Cai”.

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