Da commissari straordinari a commissario straordinario. Si avvicina a grandi passi un nuovo cambio al vertice dell’Azienda Sanitaria provinciale. I 24 mesi (comprensivi di proroga semestrale) di gestione straordinaria dell’ente sciolto per mafia a marzo 2019 stanno per finire. Lo ha anticipato nei giorni scorsi il presidente facente funzione della Regione, Nino Spirlì, ma non c’era bisogno della sua anticipazione perché i 24 mesi di commissariamento per infiltrazioni della mafia negli organi della direzione generale, scadono per legge. Che succede ora? All’inizio di marzo, secondo il Decreto Calabria il commissario al piano di rientro del debito sanitario regionale, Guido Longo, dovrebbe indicare un nome che poi dovrebbe ottenere l’ok dal presidente della Regione. In caso di mancata intesa interverrà direttamente il nuovo governo esercitando i poteri sostitutivi. Nell’ultima infornata di nomine per gli enti del servizio sanitario calabrese così come previsto dal Decreto Calabria, però, è arrivata l’intesa tra il commissario e il governatore. Succederà lo stesso anche per l’Asp di Reggio?
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