Presunti condizionamenti in una ditta di pulizie e manutenzione e si abbatte una nuova interdittiva antimafia. Questa volta tra gli enti serviti dalla società c’era però un ente simbolo antimafia: la sede della scuola allievi dei Carabinieri nel quartiere Modena. E anche l’appalto per la pulizia del Museo archeologico nazionale. Tutto interrotto però perché la Prefettura ha riscontrato ingerenze criminali nella compagine societaria che ha comportato a cascata la risoluzione di tutti i contratti, nonché la revoca dell’iscrizione della stessa ditta dalla “white list” della stessa Prefettura. Un colpo durissimo per la società estromessa dall’attività di trasporto cose e la pulizia di Archivi di Stato, sedi della Soprintendenza e del Segretariato regionale dei Beni culturali. Un durissimo contraccolpo economico per la società che è corsa subito davanti alla giustizia amministrativa al fine di vedere cancellata la macchia dell’interdittiva. Ma il Tribunale amministrativo regionale non ha sospeso il provvedimento della Prefettura e ha respinto la richiesta di sospensiva urgente. Il motivo del rigetto, però, sembra allo stesso tempo curioso e particolare: ricorso troppo lungo.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia