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Nessuno vuole fare da tesoriere al Comune di Reggio

Le banche non sono interessate al servizio: Palazzo San Giorgio paga le criticità finanziarie che vanno avanti da anni

Il Comune di Reggio

Nessuno vuole fare il tesoriere al Comune. La gara, l’ennesima bandita dall’amministrazione, per la scelta della nuova banca che si dovrebbe occupare di gestire il (poco) denaro nelle casse dell’Ente, è andata deserta. Il servizio gestito in regime di proroga da diverso tempo ormai da Banco di Napoli resta ancora in mano allo stesso istituto di credito fino al 30 giugno e prima di allora di bandirà una nuova gara per cercare di individuare una banca che per i prossimi tre anni (addirittura la procedura era retroattiva e partiva dal 2020 e fino al 2024) farà il tesoriere. Eppure erano state inserite clausole che dovevano essere da stimolo per gli istituti finanziari a poter partecipare alla procedura ma nonostante lo sforzo dell’amministrazione, non si è riusciti a invogliare nessuno. Certo, sembra paradossale che un istituto di credito mostri un completo disinteresse per la gestione delle finanze di un ente pubblico ma a Reggio le condizioni evidentemente non sono convenienti. La situazione finanziaria di Palazzo San Giorgio che resta ancora ballerina non fornisce le giuste rassicurazioni per un mondo, quello bancario, che nel corso del tempo ha anch’esso quella solidità a cui eravamo abituati. Nel corso del tempo, infatti, la tesoreria di Palazzo San Giorgio ha avuto forse più problemi che vantaggi.

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