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Paolo Romeo: «Non esistono invisibili, né ’ndrangheta unitaria»

Dichiarazioni spontanee dell’avvocato-imputato 

Non esistono gli “invisibili”, né la ’ndrangheta unitaria a Reggio. Sono solo due dei numerosi temi affrontati in Tribunale dall’avvocato Paolo Romeo, imputato nel processo “Gotha”, affidandosi alle dichiarazioni spontanee per ribaltare tantissime accuse che gli vengono contestate. Primo affondo al tema del livello superiore: «Sostenere che vi sia un’entità superiore che governa gli affari della città, un organismo diverso e parallelo rispetto ai visibili, mistifica la realtà e aiuta la ‘Ndrangheta». Ed aggiunge: «Il rapporto esistente tra politica e criminalità organizzata va studiato nelle singole epoche e posto in rapporto al sistema politico di quell’epoca». Per l'ex deputato Paolo Romeo non esisterebbe nemmeno la cosiddetta ’ndrangheta unitaria: «Non c’è una unitarietà della ’ndrangheta sotto il profilo dell’azienda criminale. Ogni cosca ha la sua azienda criminale, ha i suoi affari e quando deve fare affari fuori dal suo territorio, fanno delle associazioni temporali di scopo. Finito quello scopo ciascuno è per la sua azienda. L’unitarietà della ’ndrangheta come mentalità, ma sul piano operativo ognuno è per i fatti suoi».

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