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Si torna in zona rossa. Esercenti e imprenditori di Reggio sono sul piede di guerra

L’economia sempre più in crisi

Saracinesche dei negozi abbassate anche a Reggio

Commercianti, ristoratori, piccoli e medi imprenditori: è una levata di scudi nella Calabria che torna zona rossa.
«Ormai sembra di vivere in un puzzle gigantesco o in Risiko solo che, purtroppo, in questo “gioco” c’è in ballo il lavoro e la vita delle persone», attacca Claudio Aloisio, presidente di Confesercenti Reggio, che osserva: «Da oltre un anno gli imprenditori, gli artigiani, gli esercenti sono stati costretti a chiudere o lavorare con limitazioni devastanti. L’economia è a livelli postbellici, 450mila attività rischiano di scomparire nel 2021 aggiungendosi alle oltre 260mila già chiuse dall’inizio della pandemia. Gli aiuti stanziati sino ad oggi sono una goccia nel mare e ancora non è dato capire quale strategia il Governo metterà in atto». Per Confcommercio, la zona rossa in periodo di festività pasquali «è un nuovo disastro per i commercianti, i ristoratori e per tutti i negozi che non siano legati alle multinazionali dell’e-commerce». È diretto il presidente Lorenzo Labate: «La durezza del provvedimento dovuta alla disastrata condizione sanitaria calabrese (di cui i cittadini sono vittime), mal si concilia con i ristori stanziati dal nuovo e tanto atteso Esecutivo che hanno una misura - se possibile - ancora più risibile rispetto al passato e che giungeranno alle imprese, come oramai triste consuetudine, con notevole ritardo».

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