È dunque ripartita ieri la lunghissima “avventura” della costruzione del nuovo Palazzo di giustizia di Locri. È stato il sindaco Giovani Calabrese a dare il via alla cerimonia di riapertura del cantiere di «un'opera fondamentale e strategica – ha evidenziato – che sembrava dover rimanere incompiuta». Così non è stato, ha aggiunto, perché «davanti agli ostacoli, alle insidie e alle vicissitudini varie che hanno interrotto diverse volte l’iter della costruzione della struttura, i rappresentanti istituzionali del Comune, del Tribunale e della Soprintedenza alle Opere Pubbliche non hanno mai alzato bandiera bianca».
«Anzi sono stati tutti presi – come ha evidenziato il presidente del Tribunale di Locri, Fulvio Accurso – da una salutare “ostinazione” che alla fine ha dato loro ragione facendo riaprire il cantiere e ripartire i lavori. Adesso il tempo di realizzazione previsto è di circa tre anni. Un tempo – ha aggiunto scherzosamente Accurso – che può apparire lungo, ma che è stato indicato anche come fattore scaramantico».
Ieri mattina, a fianco della caserma del Gruppo dei carabinieri di Locri si è svolta la cerimonia di “apertura del cantiere” che arriva dopo circa 30 anni dall’avvio dell’iter amministrativo e a undici dalla posa della prima pietra. Gli attori principali che hanno conseguito questo importante risultato c’erano tutti.
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