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Rifiuti a Reggio, la soluzione è ancora lontana

Dal report sullo stato degli impianti e degli interventi emergono altri due anni di sofferenza

L'impianto di trattamento dei rifiuti di Sambatello

La fine della stagione dell'emergenza non pare imminente. Il quadro della filiera dei rifiuti tracciato dal consigliere delegato all'Ambiente individua le tappe di un percorso difficile, ma non impossibile, spiega Salvatore Fuda, consigliere metropolitano delegato all’Ambiente: «Da questa situazione eccezionale se ne esce tutti insieme, senza speculazioni e sgambetti politici. Tutti diciamo di voler remare dalla stessa parte e dobbiamo dimostrarlo con i fatti». Secondo le previsioni per riefficientare gli impianti e individuare nuovi spazi e potenziare la raccolta differenziata, serviranno due tre anni. La Città Metropolitana che dal 2020 ha raccolto una pesante eredità dalla Regione, un sistema inefficiente dal punto di vista impiantistico e dopato dal punto di vista finanziario, visto che fino al 2019 la Regione “soccorreva” i Comuni anticipando i costi. Oggi sono i piccoli enti locali chiamati direttamente ad un’assunzione di responsabilità in cui l’Ato (ovvero la Città Metropolitana) opera per conto dei 97 Comuni reggini. Ato che sta progressivamente creando un ufficio ad hoc che a breve verrà potenziato di figure chiave. Un passaggio di consegne avvenuto (la Calabria è stata l’ultima Regione in Italia a trasferire le competenze ai Comuni) in concomitanza con la saturazione delle discariche (che continuano a essere tutte private) del territorio calabrese. E mentre si avviano gli interventi per riefficientare gli impianti oggi inadeguati si cercano nuovi spazi. ricerca (continua) di spazi per lo smaltimento degli scarti fuori Regione.

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