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L’Asp di Reggio non fornisce i nutrienti. Una bimba di Gioia Tauro è bloccata a Roma

La denuncia del consigliere regionale Marcello Anastasi

La sede dell'Asp di Reggio Calabria

«Nonostante la fragilità degli assistiti in NAD (Nutrizione artificiale domiciliare) e pur essendo a conoscenza di un numero di pazienti in trattamento cronico, quindi in carico da più anni, ancora oggi avviene che non si preveda per tempo a livello aziendale la spesa annua necessaria per assicurare il servizio di assistenza nel territorio». La denuncia è del consigliere regionale Marcello Anastasi, capogruppo di “Io resto in Calabria”, che chiede ai dirigenti Asp di assicurare, ad ogni inizio anno, le attenzioni dovute nelle attività di previsione dei fondi utili per garantire un’assistenza NAD sicura e qualificata per tutto l’arco dell’anno. «È impensabile dover ricorrere a un’eventuale “miracolosa” individuazione di risorse economiche ulteriori, in corso d’opera, per la copertura del servizio NAD, le cui terapie salvavita – spiega Anastasi – sarebbero indirizzate a circa 700 persone solamente nella provincia di Reggio Calabria. Tale situazione non è più tollerabile».

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