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Reggio Calabria, il “patto per Arghillà” non è stato rispettato

Dopo quattro anni (quasi) nulla è cambiato

Nel 2017 si era tenuto nei locali della Piazzetta di Arghillà Nord, il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Michele Di Bari, con la partecipazione dei vertici delle forze dell’ordine, del sindaco Giuseppe Falcomatà, tutte autorità che avevano voluto incontrare i cittadini di Arghillà, esasperati dalla lunghissima crisi idrica e alle prese con le quotidiane problematiche di vivibilità e ordine pubblico. Un incontro per dare un segnale estremo di attenzione da parte delle istituzioni, e per ascoltare dalla viva voce dei cittadini il disagio che in quella occasione è stato letteralmente urlato da parte delle famiglie residenti.
«All’incontro, promosso da Libera e dal Centro Comunitario Agape – ricorda Mario Nasone –, avevano partecipato cittadini e associazioni riunite del Coordinamento di Quartiere e nella parrocchia, nonché altri soggetti istituzionali, quali i vertici al completo dell’Aterp. «Sono passati quattro anni, alcuni passi in avanti sono stati fatti, ma la maggior parte dei problemi strutturali del quartiere attendono ancora di essere risolti. Come il problema dell’acqua che si ripropone con maggiore drammaticità con l’avvento dell’estate, ma soprattutto il tema della regolarizzazione degli alloggi e la fine delle occupazioni abusive".

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