Obiettivo condiviso per le due gang della droga che scorrazzavano nella storico quartiere di Sbarre, chi con base operativa tra i ruderi degli ex rioni popolari Guarna e Caridi e chi, invece, tra le palazzine di viale Calabria: dominare una delle principali piazze dello spaccio della cintura urbana sud di Reggio. I 24 indagati del blitz antidroga “Sbarre” operavano in autonomia ma in sintonia, con metodi e dinamiche criminali paralleli ma trovando sempre un punto di contatto e di convergenza nel nome degli affari illeciti. Addirittura, rilevano gli inquirenti e si ricava dagli atti della Dda, per spacciare droga di ogni tipo (cocaina, eroina e marijuana) bandivano l'eventualità di farsi concorrenza reciproca e qualora servisse trovavano sempre l'intesa per risolvere le controversie. Dal 12 luglio sfileranno all'Aula bunker per l'udienza preliminare capi e gregari delle due cellule criminali incastrate dalla retata dei Carabinieri dello scorso settembre.
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