Ancora è tutto provvisorio, ma dai primi dati sembra che i creditori dell’Azienda sanitaria provinciale non abbiano intenzione di avviare un dialogo con l’ente. Anzi la prima indicazione è quella di una chiusura quasi totale. Lo si evince dall’esito della procedura di ascolto lanciata dall’Asp, guidata dal commissario straordinario Gianluigi Scaffidi, che nelle scorse settimane aveva avviato un nuovo tentativo per mettere ordine nei conti e per cercare di capire quanto è effettivo il buco del contenzioso dell’Ente. Dopo le prime verifiche sui dati sono circa sessanta le istanze pervenute alla direzione generale e altre 20 sono in esame da parte dei competenti uffici.
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