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Reggio, processo d’appello alla gang che tentò l’assalto al portavalori

Sul banco degli imputati il terzetto già condannato a 6 anni con rito abbreviato. Cinque i complici incastrati sul viale Calabria: il custode delle auto due travestiti da poliziotti e altri due da operatori ecologici

Incassata la pesante condanna in primo grado - 6 anni di reclusione ciascuno - affronteranno dal prossimo 8 luglio il processo d'Appello i tre componenti la gang che avevano progettato di assaltare il furgone portavalori che la mattina del 9 settembre 2019 avrebbe prima ritirato l’incasso del centro commerciale “Le Ninfee” sul viale Calabria (il denaro custodito nel caveau aziendale frutto delle vendite realizzate nel precedente fine settimane, quindi alcune decine di migliaia di euro) e subito dopo avrebbe rifornito la filiale della “Bnl Paribas” per una consegna programmata da 160 mila euro. Le tre persone sul banco degli imputati - i due falsi netturbini, Claudio Amato (33 anni) e Marco Venuti (30 anni), e uno dei due falsi poliziotti, Oberto Alessandro Mirandoli (37 anni) - hanno già affrontato il processo di primo grado con il rito abbreviato. Altri due presunti complici sono ad oggi a giudizio in Tribunale.
L’operazione “Fake identity” fu condotta dal Pubblico ministero, Alessandro Moffa, e dai poliziotti della Squadra Mobile che hanno smascherato, ed incastrato, con un blitz provvidenziale il gruppo che aveva progettato un autentico colpo grosso pensando ad ogni minimo dettaglio e pronti ad entrare in azione armati come un commando in piena regola.

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