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A Reggio la storia si ripete: acqua usata per i campi

Rilevati consumi anomali ad Arghillà, Gallico Superiore, Pellaro e Bocale. E c’è chi annaffia i bergamotti

La distribuzione dell’acqua in città torna prepotentemente in primo piano. Dopo l’importante guasto alla condotta idrica della Sorical che collega la diga sul torrente Menta in contrada Mariannazzo e il blocco della fornitura per diverse ore, la tematica prende nuovamente il sopravvento e come succede puntuale a ogni estate i disservizi vengono maggiormente avvertiti dalla popolazione. Ma c’è qualcosa che non torna nei disagi idrici che si stanno registrando in queste ultime settimane in diversi quartieri cittadini perché l’acqua nei pozzi c’è ma nelle case non arriva. Che succede quindi? Nei giorni scorsi a seguito delle proteste dei cittadini residenti ad Arghillà la Prefettura si è mossa e ha chiesto informazioni al Comune. I rappresentanti dell’amministrazione hanno chiesto a loro volta aggiornamenti ai tecnici manovratori che però sorprendentemente hanno riferito della presenza regolare di acqua nei pozzi.
Che cosa è quindi che provoca una riduzione della pressione idrica tale da non consentire l’arrivo dell’acqua già al mattino? Secondo il Comune si stanno registrando consumi anomali e in orari strani in determinate zone e il sospetto è quello di un utilizzo dell’acqua potabile per irrigare i terreni e le colture.

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