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Villa San Giovanni, l’assoluzione rilancia le quotazioni di Rocco La Valle alle Amministrative

Sentenza favorevole all’ex sindaco che, arrestato a ottobre del 2017, era stato a lungo ai domiciliari

Rocco La Valle, ex sindaco di Villa S. Giovanni

Nelle stesse ore in cui la Ecofal bruciava, da Palmi arrivava la notizia dell’assoluzione di Rocco La Valle: era in aula l’ex sindaco di Villa San Giovanni, con i suoi difensori Stefano Priolo ed Ettore Squillaci, ad aspettare e poi ascoltare la lettura del dispositivo della sentenza che lo ha scagionato dalle gravissime accuse mosse nei suoi confronti dalla DDA reggina nell’ottobre 2017 quando era stato arrestato per concorso esterno in associazione mafiosa, finendo poi per lunghissimi mesi ai domiciliari. Rocco La Valle ha assistito a tutte le udienze dinnanzi al collegio della presidente Bandiera, rappresentando la sua estraneità ai fatti: in città la sentenza era attesa, ma nessuno sapeva che venerdì sarebbe stata l’ultima udienza. Neppure la famiglia dell’ex sindaco, che era impegnata in quelle stesse ore a spegnere e domare le fiamme sviluppatesi nella piattaforma di stoccaggio dei rifiuti. Un guaio giudiziario dietro l’altro da quel 5 ottobre 2017 per La Valle, fino al sequestro delle due ditte di famiglia (proprio l’Ecofal e la confinante Logam) avvenuto lo scorso 15 giugno. Ieri l’assoluzione in primo grado: non ha tenuto l’impianto accusatorio (quattro assoluzioni e quattro condanne) e non ha tenuto, soprattutto, l’ipotizzata associazione mafiosa, prospettata nell’operazione “Metauros”. Associazione mafiosa che non è stata riconosciuta nemmeno nei confronti di Gioacchino Piromalli e Giuseppe Luppino.

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