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Il Comune di Reggio Calabria: il ristobar chiuso aveva fatto richiesta degli spazi

Monta la polemica sul locale che ha scelto la serrata contro dehors e isola pedonale. Klaus Davi a muso duro: «Si è dato il colpo di grazia all’economia»

Chiuso tutto agosto per protesta contro l’isola pedonale: fa discutere la presa di posizione del ristorante wine-bar Chapaeu, in via San Paolo. Una protesta definita «silenziosa» contro la l’amministrazione, che con l’installazione dei dehors avrebbe assunto «una decisione senza senso».
Le ragioni dei titolari sono manifestate in un cartello all’ingresso del locale: «Le conseguenze di scelte sbagliate si sono inesorabilmente e drammaticamente riversate nei confronti di tutti gli altri commercianti, penalizzati dall’evidente scoraggiamento dei cittadini di recarsi nella zona più importante della città, il centro storico, poiché trovare il parcheggio - se già prima era difficile - ora è diventato praticamente impossibile!».

Da parte sua, ieri l’amministrazione comunale ha fatto sapere che «l’impresa Chapeau è stata una di quelle che ha fatto richiesta degli spazi, condividendo l’intero percorso dall’inizio alla fine, sposando completamente l’idea, partecipando alle riunioni e dialogando con gli altri operatori commerciali e con la stessa amministrazione comunale nella fase interlocutoria che ha preceduto la realizzazione dell'isola pedonale sul Lungomare Matteotti. Nel momento in cui è stata quantificata la spesa per la realizzazione delle strutture dei dehors, l’impresa Chapeau ha affermato che, pur condividendo e apprezzando l’idea, non era in grado per quest’anno di affrontare l’investimento».

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