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Pastori, risorsa dimenticata per la lotta agli incendi nell'Aspromonte

Il già presidente dell’Ente Parco, Bombino rivendica il suo progetto

Rivendica i risultati in termini di ettari risparmiati dalle fiamme. Il già presidente dell’Ente Parco, nonché docente del dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea torna a parlare degli incendi e dei progetti che vedevano nei pastori le sentinelle del territorio. All’indomani della conferenza dell’attuale presidente del Parco, Leo Autelitano, Bombino torna sulla vicenda e parte da un’analisi chiara: «Non c’è modo di monitorare gli angoli più remoti della nostra montagna. Non vi sono strumenti né mezzi che possano mettere al sicuro i boschi da chi progetta la distruzione. Occorre valorizzare la conoscenza di chi, invece, la montagna la vive, la abita, si muove attraverso i sentieri più ancestrali e le pieghe più nascoste. Una filosofia innovativa sui cui, negli anni 2015 2016 e 2017, avevamo avviato una sperimentazione» sottolinea Bombino che risponde alle frecciate che indica i dettagli e i numeri delle determine (n. 300 del 2015, n. 184 del 2016 e n. 251 del 2017 del Parco Nazionale dell’Aspromonte, unitamente all’avviso pubblico per l’ingaggio e la selezione dei soggetti interessati).

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