La Uil reggina scende sul terreno dei bisogni nel sit-in organizzato al Grande ospedale metropolitano. Spirito e contenuti sono quelli annunciati nella recente conferenza stampa; ma adesso, nel piazzale adibito a parcheggio antistante l’entrata di servizio della Rianimazione, a fianco del segretario generale Nuccio Azzarà si ritrovano cittadini e diversi operatori sanitari.
Il punto di partenza è dato sempre da quelle settecento unità di personale che mancano all’ospedale reggino. «Provate a togliere un tale contingente a qualsiasi azienda e capirete quale possa essere la qualità del lavoro reso. Figuratevi – incalza Azzarà – se poi questa azienda deve garantire il diritto più importante che esista: quello della salute». Ecco il problema dei problemi: una storia vecchia ma purtroppo senza schiarite. «Il decreto Cotticelli è ancora lì, con tanto di bocciatura al piano del personale del Gom che il commissario Longo non ha pensato di revocare né tantomeno si è preoccupato di trovare una mediazione perché l’ospedale venisse messo nelle condizioni di svolgere la propria mission. Tutto questo – rilancia Azzarà – non lo dice la Uil, lo dicono direttamente i primari e tutti i dipendenti stremati che non ce la fanno più. Questo – aggiunge il rappresentante sindcale – è un ospedale che ha una priorità su tutte: inglobare forze nuove, energie e professionalità mediche, infermieristiche e tecniche. E ci aspettiamo che la Giustizia accerti le responsabilità».
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