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Locri, azzerato il carcere a vita per Michele Curciarello

La Cassazione sull’omicidio di Salvatore Cordì “il cinese”. Rinviato il giudizio sulla validità dello “stub”

Michele Curciarello

Per la seconda volta la Corte di Cassazione interviene annullando con rinvio la sentenza di condanna all’ergastolo disposta dai giudici di Reggio Calabria nei confronti di Michele Curciarello, accusato di essere stato l’esecutore materiale dell’omicidio di Salvatore Cordì, detto “il cinese”, ucciso il pomeriggio del 31 maggio 2005 a Siderno. La Cassazione ha accolto il ricorso depositato e discusso dagli avvocati Salvatore Staiano e Cosimo Albanese, difensori del 59enne di Siderno, incentrato sul valore dimostrativo dello stub e sulla catena di custodia che, a loro avviso e come del resto aveva già evidenziato la prima sentenza dei giudici ermellini, «non è stata corretto», tanto da postulare una concreta possibilità di «contaminazione innocente». Un fattore che toglie il necessario valore dimostrativo dell’operazione di rilevamento di eventuali tracce di polvere da sparo, non potendosi escludere, senza alcun ragionevole motivo, che l’inquinamento si sia prodotto in altri momenti.

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