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Reggio, fissata in Appello la requisitoria del "gruppo Chindemi"

I cinque imputati tutti condannati pesantemente in primo grado Tra le accuse anche il delitto dell’innocente Fortunata Fortugno

Il tribunale di Reggio Calabria

Nessun ulteriore rinvio e perentoria disposizione della Corte d'Assise d'Appello (presidente Roberto Lucisano, giudice a latere Giuliana Campagna): si terrà il 18 ottobre la requisitoria del processo “De Bello Gallico”, l'indagine che ha fatto luce sul delitto al “Torrente Gallico”, quando la sera del 16 marzo 2018 fu uccisa l’innocente Fortunata Fortugno e fu ferito Demetrio Logiudice; ricostruendo contestualmente le ragioni e le responsabilità di una eclatante fase di fibrillazioni criminali consumate nel quartiere Gallico negli ultimi anni.

Il rinvio del processo (dopo l’esclusione della riapertura dell'istruttoria dibattimentale) è stato dettato ieri da un nuovo intoppo burocratico che ha determinato la mancata traduzione di uno degli imputati (recluso nel carcere di Nuoro). Un impedimento legittimo che ha bloccato ogni attività di udienza.

Le parti ritorneranno, quindi, nell'antico Palazzo di giustizia di piazza Castello proprio per registrare la discussione dell'Accusa (rappresentata dai sostitutori procuratori antimafia, Walter Ignazitto e Diego Capece Minutolo che hanno seguito le indagini sin dal primo tragico evento e il processo di primo grado, ed applicati nel giudizio d'appello) e i primi interventi delle parti civili.

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