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Gioia Tauro, dal dolore per una morte assurda alla mobilitazione per la sanità

Una folla commossa ai funerali dello sfortunato Giovanni Mafrici

Grande partecipazione e momenti di intensa commozione, ieri pomeriggio, ai funerali di Giovanni Mafrici, il 53enne gioiese, morto una settimana fa al Pronto soccorso dell’ospedale civico “Giovanni XXIII” mentre, con un infarto in corso, era in attesa dell’ambulanza che avrebbe dovuto trasferirlo d’urgenza al GOM di Reggio ma che, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe giunta con oltre un’ora di ritardo. Le esequie sono state celebrate al Duomo dal parroco don Antonio Scordo che ha trasmesso parole di conforto e coraggio a familiari e agli amici di Giovanni, circondati dall’affetto dei tantissimi conoscenti e semplici cittadini presenti dentro e fuori la chiesa, anche se non è passato inosservato che nessun componente della giunta comunale era in chiesa a dare l’ultimo saluto. L’amministrazione Alessio ha invece manifestato il proprio cordoglio anche a nome dell’intera comunità proclamando in concomitanza del rito funebre il lutto cittadino «ad abiura – ha rimarcato il sindaco Alessio – dell’insensata gestione di una sanità che non è in grado di assicurare agli utenti del territorio la sacrosanta e legittima assistenza, e delle modalità assurde con le quali si è verificata la tragedia». Sarà l’esito dell’autopsia effettuata nei giorni scorsi a stabilire le cause del decesso, così come le indagini in corso cercheranno di dimostrare eventuali responsabilità.

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