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Condofuri, ostello della gioventù “mancato”. E il bene confiscato è da restituire

La decisione della Giunta visto il sostanziale “fallimento” degli obiettivi prefissati

È destinato a tornare al Comune l’immobile confiscato alla ‘ndrangheta a suo tempo assegnato a una cooperativa sociale. La decisione di “riappropriarsi” con largo anticipo dell’immobile che doveva essere trasformato in ostello della gioventù, è stata ribadita in occasione della recente seduta di Consiglio comunale. Giusto un mesetto prima, la Giunta a guida Tommaso Iaria, facendo proprie le osservazioni chieste e ottenute dagli uffici interni, aveva demandato al responsabile dell’area amministrativa l’avvio del procedimento per la risoluzione contrattuale, e per l’avvio di nuova procedura a evidenza pubblica per l’assegnazione del bene. Diverse sono le cose che, a giudizio della maggioranza, non tornano e su cui servono approfondimenti mirati. Tra queste: l’acquisizione di un doppio finanziamento per la ristrutturazione (uno ottenuto dalla coop “La nostra valle”, cui era stato assegnato il bene, l’altro dal Comune); la restituzione temporanea del bene all’ente per l’esecuzione dei lavori inerenti il finanziamento ottenuto col Por Calabria; la proroga del contratto di comodato d’uso decisa con deliberazione dalla precedente Giunta a guida Salvatore Mafrici. Gli atti relativi alle presunte incongruenze rilevate sono stati trasmesse alla Procura per le valutazioni del caso.

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