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Reggio, uccise un fratello e ne ferì un altro: condannato all’ergastolo

La Corte d’Assise ha inflitto la pena massima ad Antonino Bellantone per la sparatoria mortale a Ferrito di Villa San Giovanni

Il luogo dell'omicidio di Giuseppe Bellantone e del tentato omicidio del fratello Salvatore a Villa San Giovanni

Uccise il fratello, ferì un secondo e ne graziò un terzo, al culmine dell'ennesimo litigio in famiglia. La Corte d'Assise di Reggio (presidente Natina Pratticò, giudice a latere Ambra Alvano) ha condannato alla pena dell'ergastolo Antonino Bellantone, accusato dell’omicidio del fratello Giuseppe Bellantone, e del tentato omicidio di un secondo fratello, Salvatore Bellantone. Reati, secondo l'accusa iniziale, aggravati dal grado di parentela, dai futili motivi, dalla premeditazione e dall’essere stato commesso dall’autore di condotte di stalking nei confronti della vittima.
Antonino Bellantone, difeso dall’avvocato Maria Teresa Caccamo, il 7 gennaio 2020, aveva esploso con un fucile da caccia calibro 12 (detenuto illegalmente e con matricola abrasa) una serie di colpi ravvicinati contro il fratello Giuseppe, sorprendendolo mentre era intento a coltivare un terreno ubicato a Ferrito di Villa San Giovanni (dove erano residenti) tentando di uccidere l’altro fratello Salvatore, rimasto gravemente ferito. Un terzo fratello, Giovanni, anch’egli presente al momento dei fatti, si era salvato per un caso fortuito.

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