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“Decreto Reggio”, il Tribunale salva 32 milioni di euro

Accolto il ricorso del Comune contro la procedura espropriativa chiesta dalla curatela del fallimento Lafatre

Il Centro integrato di Mortara con il nuovo grande mercato orto-frutticolo – l’opera decisamente più importante di quelle finanziate con i fondi del Decreto Reggio – continua a essere croce e delizia per l’Amministrazione comunale e per i reggini. In quest’ultimo caso, però, più delizia che croce. Il giudice dell’esecuzione del Tribunale di Reggio, infatti, ha bloccato una procedura espropriativa promossa dalla curatela del fallimento dell’azienda Lafatre Srl che, in forza del titolo esecutivo costituito dal lodo arbitrale n.16-2012, mirava al recupero di 32 milioni di euro proprio dal conto della Banca d’Italia dove sono depositati i fondi del cosiddetto “Decreto Reggio”.
Alla richiesta della curatela della Lafatre – la ditta laziale, ultima in ordine di tempo, che doveva realizzare l’imponente struttura mercatale alla periferia Sud della città – si sono opposti sia il sindaco di Reggio che il Ministero delle Infrastrutture. E il giudice ha accolto le ragioni del Comune, rappresentato dall’avv. Pasquale Melissari, respingendo quelle avanzate dalla curatela del fallimento dell’azienda laziale, che doveva ultimare l’opera a Mortara e non è riuscita a farlo, tuttavia ha vinto un lodo di 32 milioni di euro contro il Comune, il quale, però, si è poi rivolto alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria per chiedere il sequestro preventivo del titolo ipotizzando di essere stato vittima di qualche reato.

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