Quattro collaboratori di giustizia - Mario Gennaro, Giuseppe Stefano Tito Liuzzo, Francesco Trunfio e Nicodemo Piccolo - e una sfilza di ufficiali di polizia giudiziaria e di graduati della Penitenziaria per sostenere in dibattimento il quadro d'accusa contro l'ex direttrice delle carceri “Panzera” ed Arghillà, la dottoressa Maria Carmela Longo. Nella lista testi presentata dai Pubblici ministeri, Stefano Musolino e Sabrina Fornaro, spicca l'indicazione di Mario Gennaro, un lungo passato da boss delle scommesse sportive on line e “mente” diabolica del business internazionale all'ombra delle 'ndrine di Archi, “Gambling”; e Giuseppe Stefano Tito Liuzzo, l'imprenditore vicino al clan Rosmini che ha rivelato decine di storie intrise di mafia consumate nell'area sud della città: entrambi estremi conoscitori delle dinamiche relazionali all'interno delle carceri di via San Pietro. Gli inquirenti faranno inoltre testimoniare tutti coloro che a vario titolo hanno collaborato ai due filoni di indagini (la prima a carico degli agenti di polizia penitenziaria ritenuti complici delle facilitazioni e dei privilegi per i detenuti, e proprio di recente archiviata) confluiti nella fasi finale nell'operazione che avrebbe scoperchiato il vorticoso giro di favoritismi a detenuti eccellenti e capimafia.
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