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Locri, statale 106 sui tavoli romani ma niente deleghe in bianco

Ottimismo confortato dall’impegno della triplice sindacale

Dopo l’incontro a Roma tra i leader nazionali di Cgil, Cisl e Uil e il presidente della Giunta Regionale calabrese Roberto Occhiuto, si respira un clima di moderato ottimismo negli ambienti della cittadinanza attiva locridea che da tempo spingono per un ammodernamento e completamento della strada statale 106. Proprio la grande arteria che collega Reggio Calabria a Taranto è stata al centro dei colloqui romani di giovedì 21 e gli stessi segretari generali dei sindacati confederali hanno dimostrato di aver saputo cogliere l’invito dei loro omologhi regionali e dello stesso Partito Democratico, nella cui agorà di un paio di settimane orsono si era posta l’esigenza di sfruttare l’occasione dell’incontro tra Occhiuto e Landini, Sbarra e Bombardieri per fare cominciare quella che gli assertori della necessità di una strada più moderna e funzionale chiamano la “fase 2”. Si tratta del momento in cui la questione Statale 106 si sposta dal dibattito regionale a quello nazionale, dal quale (evidentemente e come confermato da due sottosegretari del Governo Draghi) era assente.

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