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Gioia Tauro, «il raddoppio dell’inceneritore è inutile e non risolve i problemi»

Gioia Tauro, seconda assemblea sul termovalorizzatore. Per Alessio è necessario continuare la battaglia

Seconda assemblea pubblica in sala consiliare, ieri pomeriggio, dopo l’incontro dei sindaci del territorio alla Cittadella con il governatore, per decidere insieme alle associazioni come proseguire la battaglia contro il raddoppio dell’inceneritore di contrada Cicerna, previsto nel nuovo Piano rifiuti regionale. Il primo cittadino Aldo Alessio, stanco ma determinato, non si è lasciato scoraggiare dalle numerose défaillance dovute per lo più a concomitanti impegni istituzionali: assenti infatti i sindaci di “Città degli Ulivi”, il vescovo della diocesi Milito, il sindaco ff della Metro City Versace, la consigliera regionale d’opposizione Amalia Bruni e i parlamentari 5S D’Ippolito e Auddino che hanno comunque inviato messaggi di sostegno. In aula diversi rappresentanti delle principali realtà associative della Piana. Prima di dare spazio alla lunga serie di interventi e proposte, Alessio ha riferito nei dettagli sul confronto avuto con Occhiuto: «Il presidente ha detto chiaramente di essere per il raddoppio, senza se e senza ma, e io sono stato altrettanto chiaro dicendo che, oltre ad essere dannoso, è inutile perché non risolve i problemi della Calabria. Il suo è un Piano malfatto che, mettendo al primo posto il termovalorizzatore, non tiene conto della differenziata e del riciclo dei rifiuti. Non abbiamo la necessità di avere 4 linee in funzione perché l’impianto così com’è, se funzionante, soddisfa da solo le esigenze dell’intera regione; con l’attivazione di 4 gruppi la spazzatura calabrese non sarebbe sufficiente, dovremmo portarla da fuori».

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