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Reggio, case di cura a secco di fondi e dipendenti senza stipendi

Ieri la protesta a Piazza Italia: 800 famiglie reclamano attenzione. La Prefettura si è subito attivata con l’Asp

In piazza per rivendicare il diritto ad avere uno stipendio. I dipendenti del comparto sanitario delle case di cura private di Reggio Calabria sono scesi in piazza.
Medici, infermieri-operatori socio sanitari, ed amministrativi delle strutture di Villa Elisa, Villa Sant’Anna, Casa di cura Caminiti, Villa Aurora e Istituto Ortopedico hanno manifestato a Piazza Italia chiedendo di essere ricevuti dal prefetto Massimo Mariani al fine di sbloccare i mancati pagamenti che ormai da oltre 8 mesi non vengono corrisposti alle citate strutture.
Le mancate spettanze economiche che l’Asp deve corrispondere a queste case di cura provoca a loro volta ripercussioni sui lavoratori.
Alcuni delegati dei gruppi delle singole strutture hanno chiesto un incontro al prefetto Massimo Mariani e sono stati ricevuti dal Sub commissario prefettizio Oteri, che era già perfettamente a conoscenza della vicenda in quanto parte attiva nelle procedure di raffreddamento dei rapporti tra l’ex commissario dell’Asp Scaffidi e le case di cura.

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