C’è una legge, tra le tante approvate nell’ultima seduta del Consiglio regionale, che rischia d’innescare l’ennesimo cortocircuito. Ne è convinta l’opposizione, che martedì non ha votato le “Norme per la rigenerazione urbana e territoriale, la riqualificazione, il riuso e la densificazione”.
Nel merito del provvedimento è entrato il relatore Pietro Raso, della Lega, che ne ha evidenziato l’importanza: «Il Piano casa ormai è datato ormai da 10 anni e questa legge interviene per la rigenerazione del territorio». Il testo supererebbe «l’obsoleta ultradecennale stagione» del Piano casa, ha aggiunto Pasqualina Straface (FI), firmataria della legge insieme allo stesso Raso (Lega) e Pierluigi Caputo (Forza Azzurri). Sostegno anche da Luciana De Francesco, di Fratelli d’Italia, per la quale «c’è una nuova visione che va nella direzione del salvaguardia del territorio e del recupero delle aree compromesse». Ma il nodo sollevato dalla minoranza è un altro: la mancanza del Piano paesaggistico rende la legge a rischio impugnativa da parte del Governo.
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