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Cis Reggio, Princi: "Procedura regolare della Regione". Versace: "Fatto gravissimo"

La vice presidente della Regione ha replicato alle polemiche della Città Metropolitana che aveva presentato, in due tranche, 16 progetti

Botta e risposta in poche ore tra la vice presidente della Regione Calabria, Giusi Princi, e il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, sulla sulla dei Contratti istituzionali di sviluppo e i progetti presentati dalla città reggina e non valutati positivamente dall’Agenzia per la Coesione.

Princi, la MetroCity riversa sulla Regione la responsabilità del proprio fallimento

“La procedura per i Contratti istituzionali di sviluppo prevedeva per la Regione la funzione di prevalutazione (senza un vincolo inderogabile di data di ultimazione): attività che è stata svolta in modo impeccabile. Tutti i progetti selezionati, circa 1300, sono stati regolarmente inviati al Ministero per il Sud e la Coesione territoriale", lo afferma in una nota Giusi Princi, vice presidente della Regione Calabria.

"Trovo pretestuosa l’ennesima polemica accampata dalla Città metropolitana di Reggio Calabria, che evidentemente tenta di riversare sulla Regione la responsabilità del proprio fallimento. Tutti i progetti presentati dalla MetroCity 16 in totale (7 mandati in una prima tranche, 9 in un secondo invio), non sono stati valutati positivamente dall’Agenzia per la Coesione. Gli ultimi 9 non sono stati presi in carico, dalla stessa Agenzia, a prescindere dalla tempistica degli invii. Questi 9 progetti dei quali parla adesso la città metropolitana di Reggio Calabria sono stati inviati dalla Regione insieme ad altre proposte, che invece hanno avuto regolare valutazione da parte dell’Agenzia per la Coesione. Parliamo, solo per citarne alcuni, dei progetti dei Parchi Nazionali, del gruppo di Comuni di Pallagorio, di San Nicola dell'Alto, e di Carfizzi.
Nessun addebito può essere, dunque, rivolto alla Regione - conclude la vice presidente - che ha svolto il suo lavoro secondo le regole, come documentabile da invii ufficiali con Pec”.

La replica di Versace: "Regione in ritardo. Calpestata la dignità di un'intera comunità"

"Da una verifica successiva all'accesso agli atti che abbiamo richiesto sulla vicenda dei Contratti Istituzionali di Sviluppo abbiamo appreso che la Regione ha inviato in netto ritardo all'Agenzia della Coesione, rispetto alla scadenza prevista, i progetti della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Ciò che è accaduto è gravissimo. L'invio ritardato dei progetti da parte della Regione, cui competeva il lavoro di preistruttoria sui Contratti Istituzionali di Sviluppo, ha determinato l'esclusione di un intero territorio da parte del Ministero e dell'Agenzia della Coesione. Un fatto che probabilmente non ha precedenti nella storia delle relazioni istituzionali. Un ritardo burocratico, non sappiamo quanto di matrice politica, ha prodotto l'esclusione arbitraria di progetti importantissimi per il nostro territorio, per un totale complessivo di circa 25 milioni di euro, letteralmente scippati alla Città Metropolitana", lo ha dichiarato  il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace.

"I progetti erano stati concertati con i Comuni, così come da indirizzo di mandato promosso a suo tempo dal sindaco Falcomatà, e risultano fondamentali nel percorso di sviluppo dell'intero comprensorio metropolitano. Adesso il presidente Occhiuto e l'intera compagine di governo regionale, a cominciare dalla delegazione reggina che compone la Giunta e la maggioranza, devono delle spiegazioni ai cittadini reggini. Come è possibile che si sia arrivati a tanto. La Città Metropolitana, insieme a tutti i Comuni del comprensorio metropolitano esclusi dal masterplan dei Cis, sono pronti a far valere le loro ragioni. Chi ha pensato di penalizzare un'intera comunità in nome non si sa di quali interessi politici o elettoralistici adesso dovrà risponderne personalmente".

"Pretendiamo delle spiegazioni - ha poi specificato il facente funzioni di Palazzo Alvaro - cosi come ci aspettiamo che proprio in nome del danno prodotto al nostro territorio, la Regione Calabria, questa Regione a trazione antireggina, sia il primo Ente a chiedere al Ministero una pronta rimodulazione dei Cis, inserendo i progetti presentati dalla Metrocity che ad oggi, evidentemente, non sono nemmeno stati valutati. Se così non fosse pretendiamo che la Regione Calabria risarcisca il nostro territorio per il danno ingiustamente subito, finanziando direttamente, attraverso la MetroCity, i progetti che sono stati indebitamente esclusi. Una circostanza gravissima - ha concluso Versace - che calpesta la dignità di un'intera comunità per questioni che fanno davvero a pugni con i principi di lealtà e di correttezza istituzionale".

L'attacco dei consiglieri di Forza Italia

"Un po’ come quelli che urlano “...piove, Governo ladro!”, l’ f.f. della Città Metropolitana deve cercare sempre un capro espiatorio per tutto ciò che non gli sconfinfera. È più forte di lui. Il Versace non riesce proprio ad accettare la propria incompetenza tecnica e politica. Anche se, da furbacchione quale è, sa che sta tentando di governare qualcosa che è più grande di lui. E, non riuscendoci, prova maldestramente a scaricare le colpe sugli altri, per pararsi dal pubblico ludibrio. Se Reggio Calabria non ha ottenuto l’approvazione di alcun progetto CIS, non può certo essere responsabilità della Giunta regionale". Lo affermano, in una nota, i consiglieri comunali Giuseppe Zampogna, Domenico Romeo, Federico Milia, Antonino Caridi, Antonino MaiolinoRoberto Vizzari.

"Ma si sa, lo scarica barile è lo sport preferito della Sinistra e Versace lo incarna alla perfezione, non perdendo occasione - secondo i sei consiglieri - per fare polemica con tutti, attaccando in particolare la Regione, per partito preso, alla ricerca di visibilità. Visibilità che cercano con grande affanno sia lui che l’altro f.f., mandando comunicati a tutto spiano anche solo per la consegna di una targa. Ad ogni iniziativa pubblica, anche la più banale, segue un comunicato stampa, possibilmente congiunto. Perché camminano sempre a braccetto Versace e Brunetti. Li vediamo sempre impegnati a raccogliere la spazzatura, a tappare le buche, ad erogare l’acqua in tutte le case, ad abbassare le tasse, a dare risposte sulle politiche sociali, ad organizzare eventi sportivi di livello e mandare avanti i tanti cantieri lasciati a metà dal loro grande leader Giuseppe Falcomatà. Ah, si preparino già alla fortissima ondata di malumore in arrivo dai reggini per l’insensata scelta della ZTL in centro storico. È facile individuare i loro grandi risultati, basta andare a guardare i tantissimi comunicati che vengono inviati dagli uffici di Versace e Brunetti e con quali contenuti: 2 su 3 sono di accuse verso altri. In effetti è da persone troppo mature ammettere che Reggio stia andando a rotoli per responsabilità ed incapacità (anche) loro. Attaccare la Regione sui CIS è sintomo di mancanza di argomenti, di fatti, di idee. Infatti, nessuno dei progetti era all’altezza dei parametri ministeriali".

I sei consiglieri ricordano "ancora la conferenza stampa indetta in tutta fretta e con una gran furia dallo stesso Versace proprio per criticare aspramente Mara Carfagna, Ministro per il Sud, responsabile di non aver fatto passare i progetti di Reggio. In quel momento era lei la colpevole secondo Carmelo Versace; adesso, a distanza di un paio di settimane, la responsabilità è tutta in capo alla Regione. Come mai questo cambio? Stai a vedere che visto che la Carfagna è passata ad Azione (stesso partito di Versace) ora il sostituto di Falcomatà non la attacca più?! Vergognoso ennesimo tentativo di addossare colpe ad altri per non dire di aver sbagliato. Versace, per una volta, fai la persona matura e prenditi le responsabilità".

Mantegna: "Princi prova a difendere l'indifendibile"

"Esistono almeno tre circostanze che la Vicepresidente Princi probabilmente non conosce e che la inducono in errore nelle sue valutazioni. La prima è che è proprio una lettera del Dirigente Generale del Dipartimento Programmazione Unitaria della Regione Calabria che ammette in maniera chiara l'invio ritardato dei progetti che riguardano la Città Metropolitana di Reggio Calabria, parlando, alla data del 14 febbraio 2022, di una mancata inclusione nell'invio precedente del 15 dicembre 2021 a causa di un non meglio precisato "errore informatico". La seconda è che la stessa Agenzia della Coesione in data 21 gennaio, quindi più di 20 giorni prima del secondo tardivo invio, afferma che è stata conclusa la fase preistruttoria del Contratto Istituzionale di Sviluppo, circostanza per la quale è evidente che i progetti inviati dopo quella data non sono stati proprio presi in considerazione. A riprova di ciò, la terza circostanza che la Vicepresidente probabilmente non conosce, è che l'Agenzia per la Coesione risponde alla richiesta di accesso agli atti da parte della Città Metropolitana con una lettera che nemmeno cita i progetti trasmessi tardivamente dalla Regione, quindi sostanzialmente confermando che questi ultimi non sono stati recepiti e quindi nemmeno valutati dall'Agenzia, producendo in sostanza un danno, come già detto dal sindaco facente funzioni, di ben 25 milioni di euro per il nostro territorio". E' quanto afferma in una nota il Consigliere delegato della Città Metropolitana Domenico Mantegna rispondendo nel merito alle affermazioni della Vicepresidente della Regione Calabria circa il mancato finanziamento, dovuto ad un errore di trasmissione da parte della Regione, dei progetti della Città Metropolitana di Reggio Calabria.
"Ciò che è più grave - chiosa Mantegna - non è tanto l'aspetto burocratico in sè, che risulta già francamente incredibile agli occhi di chi osserva e per il quale la Città Metropolitana ha già deciso di tutelarsi in sede legale, ma la posizione politica assunta oggi dalla Vicepresidente Princi. Invece di schierarsi dalla parte del suo territorio infatti, cercando magari un modo per risarcirlo rispetto al danno prodotto dal mancato finanziamento causato dal colpevole ritardo, la Vicepresidente sceglie la ragion di partito, e si arrocca in una strenua difesa del vertice della Cittadella e, peggio ancora, della sua burocrazia che ha recentemente goduto di ulteriori e laute prebende. Dispiace che abbiano deciso di lasciare proprio a lei, reggina, la patata bollente di una risposta piccata alle legittime istanze del proprio territorio di provenienza, sostanzialmente confermando la tendenza di una guida regionale che evidenzia una spiccata trazione antireggina, desiderosa di penalizzare il nostro territorio e di giustificarsi nascondendosi dietro l'alta e profumatamente pagata burocrazia regionale".
"D'altronde - conclude Mantegna - dalle analisi condotte dai nostri uffici circa le risultanze dei progetti finanziati dal Cis Calabria rapportati alla popolazione residente nelle cinque province calabresi, si evince come il territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria sia il più penalizzato, con un indice di investimento che è sostanzialmente la metà di territori come quello di Vibo Valentia, da cui casualmente proviene la Sottosegretaria Nesci, o da quello di Cosenza, da cui proviene il Presidente Occhiuto. Su questo nemmeno una parola dalla Princi. Senza voler necessariamente correre a semplicistiche allusioni, vorrei evidenziare alla Vicepresidente, e con lei all'intera delegazione reggina che costituisce la maggioranza alla guida della Regione Calabria, che a pensar male a volte si fa peccato, ma spesso ci si azzecca...".

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