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Gioia Tauro, sempre più vicina la realizzazione del villaggio per i lavoratori migranti

Consentirà di smantellare tendopoli e insediamenti abusivi. L’assessore Minasi: «Sinergia con i sindaci per la dignità abitativa»

La realizzazione del villaggio per i lavoratori stagionali stranieri della Piana di Gioia Tauro è sempre più vicina e sempre più concreta. L’assessore alle Politiche sociali della Regione Calabria, Tilde Minasi, annuncia così, con grande soddisfazione, il compimento del primo passo operativo verso la costruzione del villaggio eco-solidale che accoglierà i migranti impiegati sui campi della Piana di Gioia, consentendo finalmente di smantellare definitivamente la tendopoli di San Ferdinando e restituendo, alle centinaia di lavoratori che si alternano sul territorio, una dignità abitativa.

«Giovedì in Giunta – ha evidenziato Minasi – abbiamo approvato la delibera con cui diamo il via all’iter per la bonifica del sito su cui sarà costruita la struttura, a brevissimo inizieranno i lavori per lo sbancamento del terreno e, subito dopo, procederemo con l’assegnazione degli appalti. Sono davvero contenta che il progetto che sostengo con forza dall’inizio del mio mandato stia procedendo in tempi così rapidi, anche grazie al preziosissimo supporto del presidente Occhiuto, che ha da subito sposato l’idea e sta supportando ogni attività necessaria e utile. Ci eravamo prefissati questo obiettivo tra le priorità della nostra azione e sono certa che riusciremo a centrarlo molto presto».
Dieci milioni di euro i fondi individuati dalla Regione stessa per l’attuazione del progetto, a cui contribuiranno anche i Comuni del territorio, grazie ai fondi del Pnrr destinati proprio al problema abitativo dei braccianti.

«Stiamo lavorando da mesi – dice l’assessore – per creare una sinergia tra la Regione, i sindaci di Gioia Tauro, San Ferdinando e Taurianova (Aldo Alessio, Andrea Tripodi e Rocco Biasi) e i commissari di Rosarno. Ho chiesto loro fin dall’inizio di operare insieme, condividendo ogni aspetto dell’iter che consentirà non solo di ridare dignità all’accoglienza, ma anche di garantire la sicurezza delle loro comunità, oltre che la migliore produttività possibile di lavoratori indispensabili al comparto, quindi alla nostra economia. Ho registrato da parte loro piena disponibilità e infatti già da settimane abbiamo costituito un tavolo pienamente operativo».

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