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Movida violenta a Bianco: un ragazzo ferito

L’Osservatorio Civico Bianchese non ha dubbi: "Branco proveniente da un paese vicino"

«Rivolgiamo l’ennesimo grido di aiuto a chi è tenuto a tutelare lo stato di diritto e la società civile». È l’accorato appello dell’Osservatorio Civico Bianchese guidato da Rodolfo Nucera che dopo l’episodio di violenza verificatosi sul lungomare di Bianco, lo scorso 13 Agosto suona un campanello dall’allarme sul clima di paura che si è creato nella cittadina.

«Forse si aspetta che accada l’irreparabile, cioè che prima o poi ci scappi il morto, solo in quel momento forse ci si renderà conto di tutto ciò che si poteva fare per evitarlo e non si è fatto». Non lascia spazio a interpretazioni Nucera, che racconta quanto accaduto sabato scorso: «Tra i locali estivi del lungomare di Bianco c’è la Churuata, lido-ristorante e open bar che è la meta notturna di quasi tutta la gioventù bianchese. Nata da un’idea imprenditoriale di tre giovanissimi e coraggiosissimi ragazzi, ha da subito rappresentato per la gioventù bianchese il luogo dove passare piacevoli serate. Periodicamente però succede che questo locale sia anche meta di giovani provenienti per lo più dai paesi limitrofi, forse sotto l’effetto di alcool o di droga o forse perché caratterialmente violenti, che sembra non sappiano come trascorrere le serate se non scatenando risse tra i tranquilli avventori quasi tutti bianchesi».

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