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Reggio, Alival al capolinea: investitore cercasi

Chiusa ogni possibilità di rientro dalla crisi aziendale, l’unica speranza è legata all’arrivo di una nuova proprietà. Ora entrano in gioco le Istituzioni locali e la Prefettura ma i tempi stringono. I 79 lavoratori che rischiano il posto temono che presto verrà attivata la Cig

L’unica via di salvezza per Alival-Nuova Castelli di San Gregorio controllato dal gruppo “Lactalis” è un investitore che voglia spendere le proprie risorse nel sito cittadino. Bisogna farlo in fretta, però, dal momento che l’azienda ha confermato l’intenzione di chiudere i cancelli entro al massimo il primo trimestre del 2013 ed è già partita la procedura per i licenziamenti collettivi del personale.
Per questo le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil sono in pressing sulla politica perché, archiviata la stagione delle speranze che doveva portare a un congelamento del piano di ridimensionamento aziendale, adesso si deve puntare a una nuova vita per lo stabilimento produttivo dell’area industriale nella zona Sud della città. Entrano in campo adesso le istituzioni locali con la Regione, la Città metropolitana in primis ma anche la Prefettura che dovrebbe convocare un tavolo di confronto per aprire un percorso comune per gestire la crisi occupazionale che si prospetta. L’azienda corre e va avanti il progetto di chiusura e nel verbale di accordo sindacale successivo all’incontro a Milano dei giorni scorsi ha anche proposto la somma di 31mila euro per l’incentivo all’esodo senza opposizione al licenziamento e con la sottoscrizione di un accordo di conciliazione a chiusura di tutte le richieste degli operai con in questo caso una ulteriore somma di mille euro.

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