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Droga, gli affari di Mammoliti da San Luca fino al “cuore” dell’Europa

Dal racconto del pentito di camorra all’ultima inchiesta della Dda Di Napoli. I rapporti tra clan consolidati in una festa di battesimo nella Locride

L’ombra di San Luca e Duisburg. S’incrocia lo zampino dei Mammoliti con l’ultima inchiesta della Dda di Napoli, sfociata in 28 arresti tra Campania e Calabria, con cui si sarebbe smantellata la rete di narcotrafficanti legata al superbroker della cocaina Raffaele Imperiale.
Tra i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare c’è anche Giuseppe Mammoliti, 51 anni, nato a San Luca, «anagraficamente residente a Duisburg in Germania», attestano gli inquirenti. L’uomo è sospettato di essere «parte integrante dell’organizzazione finalizzata al traffico di stupefacenti», a guida a sua volta di un sottogruppo.
«Dalla provincia di Reggio Calabria – è l’accusa, ancora ovviamente nella fase delle indagini preliminari e tutta eventualmente la confermare – Mammoliti organizza la ricezione della droga presso i depositi siti in provincia di Napoli e Caserta (Quarto - Giugliano in Campania - Marano)», mettendo a disposizione «la sua rete logistica e i suoi corrieri per i trasporti, soprattutto dal Belgio». Ancora, Mammoliti disporrebbe di un custode e contabile, «che riceve ed occulta i carichi di droga trasportati, consegna il denaro, effettua cessioni di droga in Abruzzo».

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