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Roghudi, il dramma di Maria Rositani: “Chiedevo aiuto, senza risposta”

Nella Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne. l’Ufficio di piano dell’Ats 4 sottolinea: «Troppe ancora non denunciano»

«Quando ho cominciato a chiedere aiuto non sono stata creduta, il mio dramma non ha trovato la risposta attesa. Nonostante tutto continuo a credere nello Stato, e ho deciso di battermi perché a nessun’altra donna accada quanto da me vissuto». Fredde come una lama di ghiaccio, le parole di Maria Antonietta Rositani fendono l’aria, facendo venire i brividi alla schiena all’intera platea e segnando il punto di massima commozione di un convegno riuscito sotto ogni aspetto. Non solo nei contenuti ma anche nella rinnovata volontà, espressa da tutti i “pezzi” dello Stato presenti, di mettere a sistema ogni stilla di energia per contrastare in maniera decisa il fenomeno della violenza contro le donne.
Organizzata dall’ufficio di piano dell’Ambito territoriale sociale numero 4, lunedì pomeriggio la riflessione è stata ospitata all’Access point di Roghudi. Non si è trattato di una iniziativa sporadica. In occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’ufficio diretto dalla dottoressa Daniela Campolo, a cui fanno riferimento undici comuni dell’Area Grecanica, con Melito Porto Salvo capofila, di concerto con scuole e associazioni, ha infatti predisposto un calendario di attività, spalmate nell’arco della settimana in corso e ospitate in diversi centri.

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