Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Antiracket a Reggio, funziona il patto Ance-Prefettura

Da maggio scorso si respira aria nuova nelle aziende che hanno intrapreso un percorso di legalità. Il presidente Laganà: «Avere le istituzioni al fianco delle imprese è un valido aiuto»

Michele Laganà

Procede a regime l’attuazione del protocollo d’intesa per la prevenzione dell’estorsione nei cantieri edili - patto antiracket sottoscritto l’11 maggio scorso tra Prefettura di Reggio Calabria, Ance Reggio Calabria, Fai nazionale e Fai Reggio Calabria.
Dall’avvio della procedura sono 50 i cartelli antiracket autorizzati ad oggi dalla Prefettura di Reggio Calabria e rilasciati attraverso Ance Reggio Calabria per altrettanti cantieri edili localizzati sul territorio metropolitano in capo ad imprese associate all’Associazione dei costruttori reggini.
Le previsioni del protocollo stabiliscono infatti che a seguito di accertamenti specifici da parte della Prefettura venga rilasciato un cartello di cantiere contenente il logo “Patto Antiracket” approvato dalle parti dell’intesa alle aziende associate richiedenti e che, per questa via, accedono a particolari misure organizzative tese ad assicurare ogni azione di prossimità e di controllo, nonché a canali riservati di informazione ed assistenza per il contrasto e la denuncia di eventuali pressioni criminali, richieste estorsive o di qualunque altra forma di condizionamento criminale – imposizione di servizi, di manodopera ed altro.

«Rivolgiamo un sincero plauso e la più sentita gratitudine alla Prefettura di Reggio Calabria, nella persona del prefetto Massimo Mariani, ed a tutto il Gruppo Interforze Antimafia - le forze dell’ordine e la magistratura reggina – dichiara il presidente di Ance Reggio Calabria, Michele Laganà – per il lavoro certosino di verifica ed assistenza svolto anche in seno al protocollo e che oggi più che mai riveste un ruolo fondamentale per il contrasto del racket delle estorsioni e dell’usura ed il supporto alle denunce di richieste e pressioni provenienti dalla criminalità organizzata. Le attuali turbolenze di mercato e la crisi di liquidità dovuta in modo particolare al blocco dei crediti del Superbonus da parte del sistema degli intermediari finanziari autorizzati, infatti, creano un vulnus per le imprese che può rivelarsi terreno favorevole per i tentativi di infiltrazione della criminalità nell’economia e soprattutto per i fenomeni di usura».
«In tale ambito il protocollo rappresenta un supporto concreto per emancipare e difendere le imprese di costruzioni dalle aggressioni da parte delle forze criminali che attanagliano la società reggina. Quella contro l’illegalità è una battaglia che Ance combatte da anni al fianco delle istituzioni e a sostegno delle tante nostre imprese impegnate ogni giorno nel contrastare il malaffare» prosegue il presidente Laganà, che richiama l’importanza di questo protocollo in un momento strategico come quello della partenza dei cantieri del Pnrr.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio 

Caricamento commenti

Commenta la notizia